Sanza & gli effetti sulla regolazione posturale statica e dinamica.
Gli studi di BIOFISICA del Dr. Marco Morelli.
Considerazioni sulla regolazione posturale statica e dinamica
La postura è la posizione che assume il corpo e il suo orientamento nello spazio. Tale regolazione è in continuo mutamento in quanto si adatta all’ambiente esterno.
La postura comporta un’attivazione continua di diversi gruppi muscolari che sono attivati da aree specifiche del sistema nervoso centrale, sia corticale che sotto corticale. Le aree motorie che gestiscono i continui aggiustamenti della postura ricevono afferenze sensoriali quali: stimoli sensoriali visivi, vestibolari, somatosensoriali, trigeminali.
La postura, quindi, è la risultante dinamica espressa dal sistema propriocettivo nella sua globalità che controlla la risposta efferente.
Gli adattamenti posturali sono quindi gestiti da esterocettori (cutanei), propriocettori (fusi neuromuscolari articolazioni) vestibolari, visivi, viscerali.
Il sistema stomatognatico svolge un ruolo funzionale di regolazione attraverso lingua, denti, mucosa orale, labbra, articolazione temporo-mandibolare (ATM) e i fusi neuromuscolari dei muscoli masticatori. Attraverso questi organi si attiva la via sensoriale e propriocettiva che arriva ai nuclei trigeminale, da qui si irradia verso la sostanza reticolare: talamo cervelletto e corteccia.
E’ importante sottolineare che gran parte dell’informazioni sensoriali e propriocettive che arrivano all’encefalo si riferiscono a terminazioni che provengono dai fusi neuro muscolari e dai tessuti cutanei (circa il 70%) non dalle articolazioni e dai denti. Tali fibre hanno una velocità di conduzione di 130 m/s.
Rimando alle aree somatotopiche della area sensoriale principale (s1 da neuroscienze di Eric Kandel) dove risulta che l’area dell’ATM dei denti è circa 4 volte meno rappresentata dell’area sensoriale delle labbra, della lingua e dei muscoli mandibolari Masticatori.
L’arco brachiale da cui si forma la lingua è lo stesso da cui si formano i muscoli paravertebrali dei primi 3 segmenti cervicali e dei trapezi.
Il legame propriocettivo è molto stretto proprio partendo da questa base neuro-anatomica, si parla quindi di sistema “cranio- cervico-mandibolare”, termine per me inesatto e vetusto ma che viene accettato dai più.
Chiarisco meglio la mia idea: Disturbi dell’AMT e la malocclusione sono considerati i responsabili degli squilibri posturali e delle sintomatologie dolorose, ma è il muscolo ed i tessuti paradontali e cutanei che con le loro terminazioni sensoriali e propriocettive modificano la postura.
E’ il conflitto neuro muscolare che dà lo squilibrio posturale quindi osteo-articolare.
Il muscolo modifica l’osso (la funzione modifica la morfologia), lo stimolo neuromotorio comanda il muscolo, l’informazione sensoriale propriocettiva condiziona la risposta motoria, il muscolo se attivato in modo corretto da terapie adeguate che ne inducano un riequilibrio con il suo omologo controlaterale migliora l’occlusione, la deglutizione ed i riflessi ortottici.
L’evidenza clinica ottenuta conferma che con il riequilibrio muscolare si ottiene un miglioramento posturale e il miglioramento del sintomo, tanto da pensare che le sole strutture interessate da tale miglioramento siano i recettori muscolari, cutanei e mucosi tanto è rapido il riequilibrio.
Abbiamo sottoposto a RMN funzionale in finger taping un paziente: dopo pochi minuti dalla somministrazione della nostra terapia le aree attivate per svolgere lo stesso movimento sono diminuite ed il consumo di ossigeno in tali aree è diminuito.
Da più parti si hanno conferme come il sistema trigeminale sia un importante regolatore del sistema posturale, quindi responsabile, in caso di alterazioni di questo sistema, di disturbi posturali e di svariate sindromi dolorose.
Ho maturato la certezza che il sistema trigeminale non possa essere considerato come entità di regolazione allostatica a sè, ma correlato ad altri sistemi di regolazione in continuo adattamento funzionale con l’ambiente.
Ho valutato che come con l’uso di bite ortottico si modifica la postura nella sua globalità, con il riequilibrio indotto dai CEMP campi elettromegnetici pulsati si ottiene una correlazione diretta tra ottimizzazione della risposta motoria dei mm stomatognatici e un riequilibrio posturale globale dimostrato con EM di superficie dei masseteri, dei temporali e una normalizzazione posturale globale.
Dalla scoliosi all’ernia del disco passando, per le sindrome nevralgiche, le cefalee e le emicranie dobbiamo rivalutare il ruolo del sistema sensoriale-propriocettivo come input primario di regolazione.
Ovvio quindi, che in caso di alterazioni del sistema si manifestino eventi morbosi.
Ho valutato come riequilibrando (valutazione emg) i masseteri ed i temporali si modifichi e migliori l’esame stabilometrico plantare.
Viceversa, l’uso di ortesi incongrue quali plantari non adeguati, altera il quadro EMG dei muscoli masticatori e induce dismetrie del cranio.
L’uso di bite che inducono dismetria cranica altera la baro podometria del piede (sistema plastico neurofunzionale) devo segnalare che ho pure riscontrato che l’uso di psicofarmaci induce alterazioni EMG dei muscoli masticatori e baro podometrice plantari.
Collegamenti tra vari sistemi sensoriali ed il controllo allostatico della postura
Il nucleo mesencefalico del trigemino è un nucleo sensoriale con caratteristiche uniche, le sue cellule sono proto neuroni con caratteristiche di cellule gangliari (kandel). Questo nucleo ha quindi le caratteristiche di un ganglio sensoriale periferico.
Questi neuroni sono pseudo unipolari e inviano l’assone all’esterno del sistema nervoso centrale (via trigemino spinale e reticolo spinale), mentre le altre connessioni stabiliscono le vie associative ascendenti verso il talamo, cervelletto, nuclei vestibolari e corteccia (aree associative sensoriali e motorie).
Si capisce quindi come un’alterazione trigeminale induca sia ad alterazioni posturali che psico-emozionali e turbe del carattere.
E’ risaputo che una stimolazione dolorosa del trigemino induce turbe uditive e dell’equilibrio, dimostrazione pratica di una diretta interconnessione tra sistema uditivo e vestibolare e trigeminale.
Buisseret nel 1990 iniettò perossidasi come marker in un muscolo oculomotore al fine di studiare la diffusione della sostanza e quindi di capire le interconnessioni delle vie sensoriali e motorie nel SNC (Sistema Nervoso Centrale). Si trovarono tracce di perossidasi nel ganglio di gasser nel nucleo interorale, nella parte caudale del nucleo spinale del trigemino, nel nucleo paratrigeminale, nel corno dorsale del midollo spinale del tratto c1-c2 e connessioni tra NMT (Trasmissione Neuro Muscolare) nucleo spinale, nucleo vestibolare e il nucleo preposto dell’ipoglosso (questo nucleo è interconnesso con i nuclei oculomotori, nuclei vestibolari e cervelletto). Come vedremo in seguito è uno dei relais di gestione della postura intesa come sommatoria di informazioni e di risposte motorie d’adattamento.
Il NMT (trasmissione neuro muscolare) dopo terapia di riequilibrio con CEMP (Campi Eletromagnetici Pulsati), ha ottenuto delle variazioni nelle prove di messa a fuoco.
Il NMT è connesso anche con il IX, X, XII, III, IV, VI nervo cranico. Si associano quindi stimoli visivi, somatosensoriali, viscerali, propriocettivi che controllano postura, il movimento, lo sguardo ed i movimenti oculari.
Difetti di convergenza oculari sono spesso associati a disarmonia delle arcate dentarie. Tale disarmonia accompagna anche difetti di visione binoculare.
Sono dimostrate, inoltre connessioni tra cervelletto, tronco nucleo del tratto solitario con il corno post del midollo da c1 a c5 e con neuroni primari afferenti del trigemino. Risulta che il sistema trigeminale sensoriale e propriocettivo agisce in stretta correlazione dinamica e plastica col sistema vestibolare ed oculomotore agendo quindi come regolatore della postura e del movimento.
E’ stato dimostrato come persone con lesioni del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro abbiano una componente posturale del rachide cervicale in maggior estensione rispetto alla media delle persone sane.
La contrazione dello sternocleidomastoideo induce una contrazione del massetere dallo stesso lato come da valutazioni EMG.
Abbiamo intuito che esiste una relazione diretta tra sistema somato-sensoriale e postura quindi è indispensabile, per una diagnostica attuale e scientificamente corretta e un valido trattamento terapeutico, una collaborazione tra vari specialisti di diverse branche quali psicologi, optometristi, fisiatri, otorinolaringoiatri, logopedisti, odontoiatri, podologi ed ergonomi posturali per il mantenimento dell’allostasi posturale, per arrivare ad una regolazione posturale globale.