Decidere di aprire una norcineria è un’idea molto valida se si considera il consumo elevato di carne nel nostro Paese.
Infatti, si tratta di un’attività commerciale in cui si tratta e si vende la carne suina, tipologia di bottega particolarmente presente nelle regioni del centro Italia, specialmente in Umbria.
Recentemente, le norcinerie si stanno diffondendo in tutto il territorio nazionale, proprio perché rappresentano un ottima opportunità di business e di guadagno ed a questo proposito, si può avere un ottimo esempio nel visionare le pagine del sito www.norcineriamagnabevetas.it, dove le informazioni presenti possono dare un’idea della tipologia di insaccati che vengono prodotti.
La tipologia di prodotti da lavorare in norcineria sono quelli tradizionalmente appartenenti alla città di Norcia, che vengono trattati secondo specifiche tecniche. Prima di approcciarsi a questo tipo di attività, dunque, occorre aver chiaro come specializzarsi in questo ambito, così da poter realizzare i classici salumi, gli insaccati e via dicendo.
Oltre a delle preconoscenze, è importante anche fare esperienza sul campo e apprendere le tecniche adatte per trattare questo tipo di alimenti. Da queste caratteristiche sarà chiaro come una norcineria non è una classica macelleria o salumeria, ma un’attività che richiede delle competenze produttive molto caratteristiche.
Quindi, decidere di aprirne una significa avere la consapevolezza di possedere determinante conoscenze. Ma quali sono i costi per avviare una norcineria?
Nelle righe che seguono scopriremo ogni dettagli a riguardo, analizzando anche altri aspetti come l’iter burocratico e le altre fasi che necessitano per l’apertura di una norcineria che si sta sviluppando velocemente oltre che in Italia, anche in altre nazioni estere…
I costi iniziali per l’apertura di una nuova Norcineria
Il costo per avviare una norcineria cambia in base a diversi parametri, infatti a tale proposito é bene evidenziare come incidano in maniera significativa la superficie del locale, la zona in cui è collocato, il tipo di arredamento acquistato, il livello tecnologico dei macchinari e il numero di dipendenti inserito all’interno dell’attività.
L’investimento può crescere, quindi, se si sceglie di aprire l’attività in una location molto ampia situata in una zona centrale della propria città. Inoltre, se si scegli di assumere più collaboratori, i costi aumenteranno in maniera sensibile. Limitando, invece, tutti questi aspetti, si potrebbe iniziare con una cifra più bassa. Naturalmente, in questi casi ci si deve affidare a un tipo di norcineria a conduzione familiare, da ampliare in seguito all’andamento del business.
Ridurre l’investimento iniziale consente di risparmiare denaro, ma l’assenza di personale non deve inficiare la qualità del servizio offerto ai consumatori.
Altri costi legati all’apertura di una norcineria sono quelli legati agli allacci delle utenze, il budget da riservare alla promozione pubblicitaria e i vari documenti burocratici obbligatori. Queste sono tutte voci che riguardano l’avvio e la gestione di questo tipo di attività commerciale.
Sebbene sia fondamentale evitare i costi superflui, è determinante investire nella comunicazione, strategia che porta visibilità a una nuova realtà e che risulta essere imprescindibile in questi casi. Meglio, dunque, affidarsi a un’agenzia di marketing specializzata nel settore alimentare, così da avere la certezza di investire in modo adeguato le proprie risorse.
L’iter burocratico previsto per l’apertura di una Norcineria
Quando si apre qualsiasi attività commerciale, compresa una norcineria, ci si deve confrontare con diversi aspetti burocratici che, seppur tediosi, devono obbligatoriamente essere espletati con precisione.
Uno dei primi aspetti da attenzionare è proprio la messa a norma del locale. Servono degli interventi specifici per ottenere il nulla osta da parte dell’ASL di competenza territoriale. La propria norcineria, quindi, deve adeguarsi alle leggi vigenti in merito alla sicurezza, l’igiene e l’agibilità.
Richiedere informazioni alle istituzioni locali consente di capire come muoversi per l’avvio dell’attività di norcineria nel proprio territorio , infatti considerando che questo tipo di bottega è destinata alla vendita di alimenti, il proprietario è anche tenuto a presentare diversi attestati come ad esempio il SAB. Il resto dei collaboratori che staranno a contatto con il cibo dovranno essere in possesso dell’HACCP. Se non si possiedono tali certificazioni si dovranno seguire degli appositi corsi formativi.
Dal punto di vista fiscale, è necessaria l’apertura di una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, ricordando la regolarizzazione delle posizioni INAIL e INPS. Infine, si dovrà procedere con l’iscrizione alla Camera di Commercio, la “Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)” e la richiesta di autorizzazione per poter installare ed esporre all’esterno del locale l’insegna dell’attività commerciale.
Sebbene negli ultimi anni queste pratiche burocratiche siano state rese più snelle e rapide grazie alla digitalizzazione, il consiglio è quello di rivolgersi a un commercialista che potrà fornire una consulenza specifica in merito agli adempimenti da espletare per l’avvio della norcineria. Essere affiancati da un professionista consente di evitare di risparmiare tempo e, in alcuni casi, anche denaro.
In più, questa figura è fondamentale come supporto per la contabilità e l’aggiornamento dei diversi registri. Portare avanti da soli tutti questi aspetti burocratici potrebbe rallentare i tempi di avvio dell’attività a causa della mancanza di competenze specifiche che potrebbero portare a commettere errori.
Quando si decide di aprire un business come una norcineria, infatti, ogni elemento è decisivo per riuscire a puntare al massimo risultato, per questo motivo si può suggerire che pensare di avviarla senza basi solide è un rischio che potrebbe portare a un possibile fallimento.